In questo pagine verrà spiegata la differenza che c’è tra catasto fabbricati ( NCEU nuovo catasto edilizio urbano) e catasto terreni (NCT nuovo catasto terreni). Un confronto dettagliato tra il catasto degli edifici urbani e quello dei terreni agricoli, soffermandosi sulle specifiche caratteristiche, finalità e modalità di gestione di ciascun tipo di catasto in Italia.
Cos’è il Catasto edilizio urbano e il Catasto terreni
Il Catasto edilizio urbano (NCEU) è il censimento di tutti i fabbricati e unità immobiliari urbane come edifici, appartamenti e negozi. Quello per i terreni, invece, è il censimento di tutti i terreni agricoli e non agricoli.
Nel NCEU sono presenti dati geometrici come planimetrie, la superficie catastale, la rendita catastale, la categoria catastale e la classe energetica. Nel Catasto terreni troviamo dati geometrici come mappe, la superficie catastale, la rendita catastale, la qualità del terreno e le colture presenti.
Il NCEU classifica gli immobili per categorie (A, B, C, ecc.) e classi (1, 2, 3, ecc.) in base alla destinazione d’uso, alla superficie e alle caratteristiche costruttive. Il Catasto terreni, invece, classifica i terreni in base alla qualità del terreno e alle colture presenti.
Finalità e funzioni dei due catasti
Funzioni del Catasto edilizio urbano
Il Catasto edilizio urbano (NCEU) ha la funzione principale di fornire la base per il calcolo di imposte come l’IMU (Imposta Municipale Unica), la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) e la TARI (Tassa sui Rifiuti) relative ai fabbricati e alle unità immobiliari urbane. I dati catastali, come la superficie catastale, la rendita catastale e la categoria catastale, sono utilizzati per determinare l’importo delle imposte dovute dai proprietari di immobili.
Funzioni del Catasto terreni
Il Catasto terreni, d’altra parte, ha la funzione di fornire la base per il calcolo di imposte come l’IMU e la TARI sui terreni agricoli e non agricoli. I dati catastali relativi ai terreni, come la superficie catastale, la rendita catastale, la qualità del terreno e le colture, sono utilizzati per determinare l’importo delle imposte dovute dai proprietari di terreni.
Aggiornamento e accessibilità dei dati
Aggiornamento continuo per il Catasto Edilizio Urbano
Il Catasto Edilizio Urbano prevede un aggiornamento continuo nel caso in cui un fabbricato subisca delle modifiche come ad esempio ampliamenti, ristrutturazioni o frazionamenti. I proprietari degli immobili sono tenuti per legge a comunicare all’Agenzia delle Entrate eventuali variazioni all’interno di 30 giorni. In questo modo il Catasto Edilizio Urbano risulta sempre aggiornato e in linea con la situazione reale degli edifici e delle unità immobiliari presenti nel territorio.
Aggiornamento periodico per il Catasto Terreni
Questa tipologia di Catasto viene invece aggiornato periodicamente, solitamente con cadenza decennale. Questo perché i terreni agricoli non subiscono modifiche continui come invece accade per i fabbricati. L’aggiornamento avviene tramite un procedimento di revisione generale che comporta la sistematizzazione dei dati catastali e la determinazione di nuovi estimi e rendite. Attualmente sono ancora in corso le operazioni di aggiornamento del Catasto Terreni in alcune zone d’Italia.
Portale telematico per consultare entrambi i catasti
Sia per quanto riguarda il Catasto Edilizio Urbano che il Catasto Terreni, i dati sono accessibili online per la consultazione tramite l’apposito portale telematico messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Accedendo nell’area riservata con le credenziali SPID, CIE o CNS è possibile ottenere visure, planimetrie, estratti di mappa ed altra documentazione utile relativa agli immobili ed ai terreni censiti nei due catasti in proprio possesso. Un servizio importante a disposizione di proprietari, tecnici e professionisti. Se servono documenti catastali di immobili non propri è possibile richiederli nella pagina del sito servizi catasto e conservatoria online.
Riferimenti normativi
Normativa del Catasto edilizio urbano
Il Catasto edilizio urbano fa riferimento al Regio Decreto 28 aprile 1939, n. 1140, che stabilisce le norme per la formazione del catasto di tutti i fabbricati urbani esistenti nel territorio dello Stato e per la conservazione dell’impianto medesimo. Questo decreto regola nel dettaglio gli aspetti tecnici e amministrativi del catasto edilizio urbano, definendo ad esempio le operazioni catastali di primo impianto, conservazione, rinnovazione e revisione del catasto. Leggi l’approfondimento sulla storia evolutiva delle planimetrie catastali.
Viene inoltre specificata la documentazione necessaria per eseguire le variazioni catastali, come le denunce obbligatorie in caso di costruzione di nuovi fabbricati, ampliamento di quelli esistenti o modifiche rilevanti dal punto di vista catastale. Vengono infine indicate le sanzioni per chi non rispetta gli obblighi stabiliti dalla normativa catastale, che possono arrivare anche alla reclusione fino a due anni per chi dà indicazioni non veritiere oppure omette dati rilevanti negli atti del catasto edilizio urbano.
Normativa del Catasto terreni
Il Catasto terreni fa invece riferimento al Regio Decreto 8 ottobre 1931, n. 1539, che detta le norme per la conservazione e l’aggiornamento del catasto terreni in tutto il territorio del Regno. Anche in questo caso vengono definite le operazioni catastali necessarie per realizzare il catasto e mantenerlo aggiornato nel tempo, ad esempio tramite revisioni periodiche che tengano conto di eventuali frazionamenti, passaggi di proprietà o cambi di coltura dei terreni.
Viene specificato che per ciascun terreno devono essere indicati una serie di elementi catastali, tra cui l’ubicazione, i confini, la superficie e il reddito. Quest’ultimo parametro dipende dalla coltura praticata sul terreno e dalla sua classe di fertilità. Anche per il catasto terreni è previsto l’obbligo di denuncia per il proprietario in caso di variazioni rilevanti ai fini della determinazione del reddito.
In caso di violazione delle disposizioni di legge, sono comminate sanzioni che vanno dall’ammenda fino all’arresto per un periodo inferiore ai due anni. Quindi le normative catastali stabiliscono precisi obblighi a carico dei proprietari, sia per garantire un censimento completo e aggiornato di tutti i terreni, sia per determinarne correttamente il valore fiscale.
Sintesi delle principali differenze
Confronto riassuntivo tra Catasto edilizio urbano e Catasto terreni
Il Catasto edilizio urbano e il Catasto terreni, pur condividendo alcune caratteristiche di base, presentano diverse differenze per quanto riguarda l’oggetto censito, la tipologia di dati raccolti, il sistema di classificazione utilizzato, le funzioni, le modalità di aggiornamento e accesso ai dati.
In particolare, il Catasto edilizio urbano si occupa del censimento sistematico di tutte le unità immobiliari a destinazione abitativa o commerciale all’interno dei centri urbani, con la raccolta di informazioni dettagliate su caratteristiche geometriche, superfici, rendite catastali e classi energetiche degli immobili.
Il Catasto terreni, invece, effettua il censimento di tutte le particelle di terreno sul territorio nazionale, sia a destinazione agricola che non agricola, registrando dati su estensione, confini, coltivazioni praticate e relativa redditività.
Mentre il Catasto edilizio urbano viene costantemente aggiornato al variare delle caratteristiche degli immobili, il Catasto terreni prevede aggiornamenti solo periodici. Inoltre, la consultazione delle banche dati dei due catasti avviene mediante il medesimo portale telematico dell’Agenzia delle Entrate, ma con livelli di dettaglio maggiori per il catasto edilizio urbano.
Altri tipi di catasto operanti in Italia
Oltre al Catasto edilizio urbano e al Catasto terreni, in Italia operano altre tipologie di catasto con proprie specificità, come il Catasto dei Fabbricati Rurali e il Catasto delle Imprese.
Il Catasto dei Fabbricati Rurali si occupa nello specifico del censimento di tutti gli edifici e fabbricati a destinazione o uso agricolo, anche quelli situati all’interno di centri abitati. Vi rientrano dunque case rurali, stalle, fienili, laboratori di trasformazione dei prodotti agricoli.
Il Catasto delle Imprese ha invece finalità prettamente fiscali e contributive, occupandosi di registrare tutte le realtà imprenditoriali operative sul territorio nazionale, con indicazione della tipologia di attività, forme giuridiche, dati sugli immobili utilizzati e altri elementi rilevanti ai fini del prelievo fiscale.
Ciascuno di questi catasti settoriali presenta propri standard descrittivi, modalità di raccolta, gestione ed elaborazione dei dati, nonché tempistiche di aggiornamento. La progressiva digitalizzazione delle banche dati catastali favorisce tuttavia una sempre maggiore integrazione e condivisione del patrimonio informativo a beneficio di cittadini, imprese e pubblica amministrazione.