La concessione di occupazione suolo pubblico al Comune di Roma (OSP Roma) viene rilasciata a chi intende occupare strada, marciapiede, aree e spazi pubblici per finalità private. I comuni rilasciano un autorizzazione soltanto dopo l’istruttoria della domanda, compilata con gli appositi moduli, correlata dagli opportuni documenti tecnici. La tassa di occupazione suolo pubblico (COSAP prima TOSAP) la paga il titolare sulla superficie occupata moltiplicata per le “tariffe e moltiplicatori” di ogni giorno o anno richiesto. Descriverò ora i principali aspetti nevralgici e regolamentari dell’occupazione del suolo pubblico a Roma, che è la città dove svolgo principalmente il mio lavoro.
Che cos’è l’Occupazione Suolo Pubblico
Ogni Comune in Italia, con le delibere ha modificato regolamenti e tariffe per l’OSP del proprio territorio dopo l’entrata in vigore del D.Lgs n. 446/1997, che all’articolo 63 gliene ha dato la facoltà. Il Comune di Roma ha recepito il decreto attraverso la delibera numero 339 del 1998. Dal 01/01/1999 è entrato in vigore in definitiva il regolamento della tassa di occupazione suolo pubblico a Roma. Altre delibere si sono succedute nel corso degli anni che hanno modificato ed integrato i contenuti al fine di risolvere problemi di interpretazioni, applicazioni e occupazioni abusive. Passando dalla n. 75 del 2010 e la n. 39 del 23/07/2014, l’ultima delibera dell’assemblea capitolina in ordine cronologico è stata la n. 82 del 2018.
Tutti i comuni dunque stabiliscono i presupposti e le condizioni dell’occupazione pubblica per private necessità attraverso il proprio “regolamento”. Con esso si individua oltre all’ammontare della tassa, anche aree con particolari condizioni dovute ad un valore ambientale, storico, paesaggistico o artistico. Altre caratteristiche speciali si identificano nelle zone con determinati caratteri di ordine pubblico e di viabilità.
Il regolamento si applica alle occupazioni di strade, aree e spazi sovrastanti e sottostanti che appartengono al demanio o patrimonio del Comune. Vengono regolamentate anche le aree private soggette a pubblico transito.
L’occupazione di suolo pubblico o privato soggetto a servitù di pubblico passaggio si distingue in:
OSP temporanea

E’ temporanea l’occupazione concessa per un periodo occasionale inferiore ad un anno. Viene usata per esempio per i pubblici spettacoli, feste, concerti e fiere e bancarelle stagionali. Nel Comune di Roma i cantieri edili e stradali sono da intendersi sempre un occupazione temporanea di suolo pubblico indipendentemente dalla durata e fino alla data di protocollo del fine lavori al Municipio competente. La tassa dell’OSP temporanea si paga per il numero di giorni occupati.
OSP permanente

E’ da intendersi permanente un occupazione in Roma autorizzata per l’intero anno. L’occupazione permanente di suolo pubblico viene richiesta nella maggioranza dei casi per le attività commerciali. Sono considerate comunque permanenti le occupazioni superiori a 60 giorni “ricorrenti” per almeno 2 anni consecutivi. La tassa dell’OSP permanente si paga in ragione di 1/12 per ciascun mese di occupazione il primo anno e gli anni successivi il canone è dovuto per anno solare.
Chi può richiedere l’OSP
Essendo il suolo pubblico di proprietà statale, non è a libera disposizione dei cittadini e degli esercizi commerciali. Prima di occupare un area va presentata l’apposita istanza di autorizzazione. Approvata la domanda di occupazione, chi l’ha presentata (richiedente), diventa il titolare ed in quanto tale ne detiene i diritti ed è responsabile di qualsiasi danno o molestia arrecati a terzi dall’uso che ne fa.
Con queste dovute premesse dunque, la domanda di Occupazione Spazio Pubblico può essere richiesta da:
- per le occupazioni realizzate con tende, tavoli ed ombrelloni possono ottenere l’autorizzazione soltanto i proprietari di attività di somministrazione di alimenti e bevande per i quali è concessa la consumazione al tavolo;
- per i proprietari di altre attività di somministrazione come pizzerie a taglio o paninoteche e simili a portar via l’occupazione come al punto 1 non viene concessa;
- tutte le altre attività (incluse quelle dei punti 1 e 2) possono posizionare all’esterno fioriere, parapedonali e simili senza ampliare la superficie di vendita o espositiva, sempre con l’apposito permesso;
- i cittadini che devono eseguire dei lavori che comportano un’OPS Temporanea per: lavori edilizi, traslochi, potatura alberi, scavi;
- commercianti ambulanti (tipo mercati rionali);
- associazioni in occasione di sagre ed eventi;
Come richiedere l’Occupazione Suolo Pubblico a Roma
La domanda di concessione deve essere presentata al Comune in cui ricade il suolo pubblico. Per città metropolitane tipo Roma la richiesta va consegnata al Municipio territoriale. L’Ufficio Tecnico è competente al rilascio di concessioni relative alle occupazioni suolo pubblico appartenenti al patrimonio indisponibile del Comune.
Una volta consegnata la richiesta di OSP segue un iter di istruttoria interno al comune con il quale vengono analizzati i requisiti e trasmesse le copie agli altri uffici ed enti per i controlli. L’ente obbligatoriamente interessato in questa fase è la Polizia Municipale che dovrà dare il suo parere preventivo sulla viabilità ad ogni richiesta. Sempre in modo obbligatorio l’ufficio tecnico a seconda del caso e della zona può richiedere anche il parere di:
- Servizio giardini (se ricade in uno giardino pubblico);
- Sovrintendenza ai beni culturali (se coinvolge ville, manufatti o palazzi di interesse storico e strade e piazze con valore paesaggistico);
- Dipartimento politiche della mobilità (aree trafficate e strade di viabilità principali);
- Sovrintendenza ai beni archeologici, monumentali, ambientali e architettonici (città storica e zone vincolate dal PRG);
I pareri della Polizia Municipale, e quelli degli enti dei punti 1, 2 e 3 devono essere comunicati al Comune entro 15 giorni. La mancata espressione nei termini vale come parere favorevole salvo alcuni casi. I pareri nella città storica e zone vincolate devono tornare al Comune entro 30 giorni dalla richiesta.
Moduli: i documenti necessari per l’OSP a Roma
Il modulo OSP per la domanda è standard e deve essere completo di tutti i dati del richiedente e dell’ubicazione e superficie dell’area da occupare. A tele modulo va allegato un documento di riconoscimento valido e la ricevuta del pagamento della reversale con le spese d’istruttoria. Obbligatoriamente infine ci sono dei documenti tecnici firmati e timbrati da un Geometra:
- stralcio planimetrico della strada, piazza o simile in scala 1:500;
- pianta della strada, piazza o simile in scala 1:200 con indicazione della occupazioni di suolo pubblico e degli elementi di arredo già esistenti – tra cui scivoli di raccordo tra il marciapiede e la sede stradale e i segnali/percorsi tattili per disabili visivi. Sulle strade percorse da Trasporto Pubblico dovrà essere indicata l’eventuale presenza di fermate ed attestata la percorribilità del mezzo pubblico;
- pianta e prospetto del luogo dove insiste l’occupazione di suolo pubblico richiesta, con evidenziati i tipi e le forme delle attrezzature previste, in scala non superiore a 1:100 che riproducano l’esatto stato dei luoghi;
- particolari in dettaglio delle attrezzature previste in scala non superiore a 1:50;
- n. 3 foto d’ambiente e n. 3 foto di dettaglio dell’area dove ricade l’occupazione prevista, di formato non inferiore a cm. 18 X 24;
- relazione tecnica.
In caso di occupazioni di durata inferiore a 3 giorni e di limitate dimensioni può essere allegato un documento semplificato e schematico con le caratteristiche principali.
Costi: quando e come si paga il COSAP
Imposte Comune di Roma
L’imposta è di € 70,00 per rimborso spese istruttoria e 2 marche da bollo da € 16,00. Per poter effettuare il pagamento dei diritti di istruttoria da allegare alla “domanda” occorre accedere ai Servizi di riscossione reversali denominato Sireweb, generare la reversale e pagarla online.
A concessione ottenuta sia Permanente che Temporanea di suolo pubblico è dovuto un canone che varia in funzione del valore economico dell’area utilizzata, della sottrazione di spazi imposta alla collettività e agli interessi pubblici connessi all’occupazione. Il canone di occupazione di spazi a aree pubbliche (COSAP) è stato istituito nel Comune di Roma dall’anno 1999 in sostituzione della Tassa Occupazione Suolo Pubblico (TOSAP). Il COSAP si paga entro 7 giorni dal rilascio della Determinazione Dirigenziale e per le autorizzazioni temporanee non può essere rateizzato.
Onorario geometra
Se hai letto interamente questa pagina avrai dedotto sicuramente che il costo del Geometra per un Occupazione Suolo Pubblico a Roma non può essere generalizzato. Posso darti però dei valori orientativi racchiusi in un prezzo minimo e massimo. Per una richiesta di autorizzazione a Roma il costo varia da € 600,00 a € 1500,00 secondo il luogo, la superficie, la durata (temporanea o permanente) e l’urgenza. Contattami per un preventivo personalizzato.
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Sono considerate “abusive” le occupazioni realizzate senza il rilascio della concessione e quelle eccedenti lo spazio autorizzato ovvero non rimosse alla scadenza.
Tempi necessari per la concessione
Le occupazioni devono essere conformi alle norme legislative e regolamentari vigenti. I pareri della Polizia Municipale e di altri uffici interessati devono essere favorevoli. In questi casi il Dirigente autorizza l’occupazione e rilascia la concessione.
Il procedimento è concluso entro 30 giorni o entro 60 giorni per le occupazioni che ricadono nella Città Storica. Il conteggio dei giorni va fatto dalla ricezione della domanda e se incompleta il calcolo dei giorni va fatto dal suo perfezionamento.
Il completamento istruttoria e pagamento canone è comunicato al richiedente, tramite raccomandata. Dopo la consegna della concessione, viene redatta apposita scheda per la registrazione della posizione ai fini tributari.
Normativa occupazione suolo pubblico Comune di Roma
Leggi dello stato:
- L.n. 241/1990 (norme sul procedimento amministrativo);
- D.lgs. n. 446/1997, art. 63 (istituzione del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche);
Delibere del consiglio comunale o assemblea capitolina:
- 339/1998;
- 48/2009;
- 75 del 2010;
- 39 del 2014;
- 82 del 2018;
Aggiornerò questo elenco man mano che usciranno nuove delibere.
FAQ domande e risposte frequenti
Può essere ceduta un occupazione suolo pubblico a Roma?
No, salvo nei casi in cui sia variata la titolarità o gestione del locale commerciale annesso. Va comunicata la variazione al Comune attraverso una domanda di subentro.
L’occupazione suolo pubblico può essere prorogata?
Le concessioni permanenti sono rinnovabili alla scadenza di 3 anni attraverso il pagamento del canone annuale. Le concessioni temporanee possono essere rinnovate su richiesta del titolare, presentata prima della scadenza, mediante il rilascio di un nuovo atto.
L’occupazione suolo pubblico può essere disdetta?
La disdetta anticipata deve essere comunicata per atto scritto, entro trenta giorni antecedenti alla scadenza della concessione, direttamente o tramite raccomandata postale con avviso di ricevimento oppure in altra forma normativamente ammessa.
Può essere revocata un autorizzazione di OSP?
Per sopravvenute ragioni di pubblico interesse e in qualsiasi momento, la concessione può essere modificata, sospesa o revocata, con provvedimento motivato, nel rispetto delle norme generali sull’azione amministrativa stabilite dalla legge.
Perchè è richiesto il pagamento di una tassa per l’OSP?
Il suolo è di proprietà del Comune e del Demanio e pertanto segue delle regole. La tassa di occupazione suolo pubblico è l’equivalente di un canone di locazione.