L’evoluzione del laterizio parte dall’esigenza di contenimento energetico negli edifici. L’introduzione nel 2005 della normativa sul risparmio energetico ha profondamente modificato il settore delle costruzioni.
I progettisti e le imprese edili si sono orientati verso una maggiore efficienza energetica e qualità edilizia. Essi devono fornire gli strumenti di informazione agli utenti finali per poter scegliere con più consapevolezza la propria abitazione. Sono introdotti dunque i Certificati Energetici degli edifici.
Le aziende produttrici sono costrette a innovare materiali e componenti edilizi per fornire prestazioni più elevate (compreso il laterizio).
I cambiamenti nel modo di costruire e nell’offerta produttiva sono derivati dalla necessità di migliorare le prestazioni dell’involucro dell’edificio.
Contenimento Energetico Superfici Opache
Una delle strategie più efficaci di risparmio energetico è il contenimento delle dispersioni termiche invernali attraverso le chiusure opache. Si agisce su trasmittanza (quantità di calore che attraversa in un ora 1 mc di superficie) degli involucri e inerzia termica. Da qui la scelta di materiali e soluzioni tecnico-costruttive ad alta efficienza energetica.
Isolamento a Cappotto
Un primo percorso di innovazione riguarda l’introduzione in Italia delle soluzioni a cappotto: rivestire le pareti esterne con materiale isolante. L’isolamento a cappotto viene usato soprattutto in edifici esistenti. In questi è più conveniente intervenire sulla superficie esterna anzichè demolire e rifare completamente i muri.
Intercapedine Isolata
Maggiore diffusione per le soluzioni a doppio strato con intercapedine isolata anziché a “cassa vuota”. La soluzione a doppio strato è stata superata dall’evoluzione dei materiali anche se ancora in larga diffusione.
Accuratezza nella posa in opera
Il raggiungimento di alte prestazioni termiche richiede una maggiore attenzione nella messa in opera. I materiali isolanti sono fortemente deteriorabili, spesso maneggiati con scarsa cura in cantiere. L’isolamento va disposto in maniera uniforme ad avvolgere l’involucro. Se non si eseguono i lavori a regola d’arte quindi i miglioramenti energetici saranno poco efficaci.
L’evoluzione del laterizio
Anche il laterizio ha dovuto affrontare la sfida del miglioramento delle sue prestazioni termiche. Ha puntato sulla specificità tecnico-realizzativa e prestazionale. Il laterizio migliora gli aspetti legati alla conducibilità termica che lo hanno sempre penalizzato.
Le specificità del laterizio sono:
- stabilità dei prodotti nel tempo e quindi l’elevata durabilità;
- capacità di abbinare prestazioni di isolamento termico e di inerzia termica (grazie alla massa);
- la protezione acustica.
Le soluzioni in laterizio sono, inoltre, sempre state privilegiate dalle imprese di costruzione. Questo perchè hanno una migliore velocità e semplicità di messa in opera.
Alleggerimento e porizzazione
Un primo percorso di innovazione si era già avviato prima della normativa energetica. Reso poi particolarmente evidente dalla richiesta di soluzioni performanti dal punto di vista dell’isolamento termico.
La porizzazione e l’“alleggerimento” del materiale di base sono fontadamentali. Ma in cosa consistono fondamentalmente? Più il materiale è poroso, minore sarà la sua conduttività termica.
Geometria più efficiente
Un’altra interessante evoluzione produttiva riguarda lo studio di geometrie migliorate della foratura degli elementi. Esse hanno portato alla realizzazione di blocchi per murature a setti sottili.
Questi laterizi hanno una ridotta conducibilità termica ed elevati valori di sfasamento. Altro pregio sono i ridotti valori di attenuazione (indicatori di inerzia termica). In sostanza più il blocco è forato e “poroso”, maggiore è la sua capacità di isolare termicamente.
Innovazione sulla posa in opera dei laterizi
Altro percorso di innovazione riguarda le modalità di messa in opera e il tipo di giunto tra i blocchi. Non basta infatti considerare il solo miglioramento prestazionale dei singoli prodotti in laterizio. I laterizi vengono assemblati e composti all’interno del sistema parete. In questo ambito si creano notevoli scostamenti di prestazione legati:
- all’uso di malte cementizie
- errori di posa in opera
- discontinuità per riempimenti con malta
L’introduzione della malta termica, in sostituzione della malta ordinaria, ha portato ad un primo miglioramento della prestazione termica (con riduzioni della trasmittanza risultante fino al 15%). Ma ancor più significativo è stato l’impiego di blocchi ad incastro, che limitano l’uso della malta ai soli giunti orizzontali. Poi ci sono i blocchi rettificati, in cui il giunto di posa è ridotto a pochi millimetri.
Queste innovazioni sono nate prioritariamente per velocizzare la messa in opera dei blocchi. In realtà costituiscono un elevato vantaggio anche dal punto di vista termico poiché limitano i “ponti termici”. Un altro pregio sono i minori rischi di discontinuità nella conformazione della parete legati a errori di esecuzione.
Integrazione Isolamento nel Laterizio
Importato dalla Germania è la vera e propria integrazione del materiale isolante all’interno dei fori dei blocchi in laterizio. Si tratta di elementi porizzati la cui geometria presenta appositi fori nei quali, come ultima fase del processo produttivo, viene inserita nei fori al Perlite. Usato per murature portanti di classe A e case passive. Il laterizio del futuro.
Dimensioni del Laterizio Isolato
Spessore 365mm
Lunghezza 248mm
Altezza 249mm
Peso 13,7kg
Foratura 55-60 %
Materiale in opera
Muratura m3
pz 44 n.
malta 0,5sacchi n.
Peso 615kg
Muratura m2 spessore 36,5 cm
pz 16 n.
malta 0,23sacchi n.
Peso 225kg
Dati tecnici
Trasmittanza U parete intonacata (2×1,5 cm) giunto con la malta speciale 0,18 W/m2K
Permeabilità al vapore μ 5/10
Potere fonoisolante 48 dB
N.B. I DATI TECNICI VARIANO A SECONDA DELLO SPESSORE DEL LATERIZIO CHE E’ DISPONIBILE DA CM : 30 ; 36,5 ; 42,5 ; 49