Le nostre abitazioni consumano energia che utilizzano soprattutto per il riscaldamento degli ambienti domestici. Rendere le nostre abitazioni “efficienti” vuol dire consumare meno energia a parità di comfort, quindi risparmiare! L’energia impiegata nel settore edilizio rappresenta in Italia il 40% del fabbisogno energetico del nostro Paese. I certificati energetici, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, promuovono il miglioramento del rendimento energetico degli edifici per ridurre le emissioni di gas inquinanti responsabili dell’effetto serra e assolvere gli obiettivi del protocollo di Kyoto.
Perché gli attestati energetici?
La certificazione energetica degli edifici migliora la trasparenza e l’efficienza del mercato immobiliare, fornendo ai potenziali acquirenti e locatari una informazione oggettiva della prestazione energetica dell’immobile. In un panorama che racchiude la progettazione di nuovi edifici ad elevata prestazione e la ristrutturazione, risulta evidente che l’attestato energetico degli edifici porterà effetti positivi sul valore di mercato degli immobili, incentivando la riqualificazione degli edifici a bassa prestazione energetica.
La riduzione dei consumi di energia e di emissioni inquinanti sono gli obiettivi alla base della direttiva europea in materia di attestazione energetica degli edifici.
È possibile ottenere risultati di efficienza senza sacrifici, mantenendo lo stesso benessere nelle abitazioni, o addirittura migliorandolo. Utilizzando lampadine ed elettrodomestici ad alta efficienza, diffusori idrici adatti, spegnendo i led dei televisori e dei computer, potremmo risparmiare tra il 15 e il 20% di energia l’anno.
Ad una spesa troppo alta di energia contribuiscono anche le dispersioni termiche dovute al cattivo isolamento e ai vecchi impianti di riscaldamento poco efficienti presenti nelle nostre abitazioni.
Intraprendere interventi di risparmio energetico significa:
consumare meno energia e ridurre subito le spese di riscaldamento e condizionamento;
- migliorare le condizioni di vita all’interno dell’appartamento, migliorando il suo livello di comfort ed il benessere di chi vi soggiorna e vi abita;
- partecipare allo sforzo nazionale ed europeo per ridurre sensibilmente i consumi di combustibile da fonti fossili;
- proteggere l’ambiente in cui viviamo e contribuire alla riduzione dell’inquinamento del nostro paese e dell’intero pianeta;
- investire in modo intelligente e produttivo i nostri soldi.
Interventi di Risparmio Energetico
Con interventi ben progettati, gli investimenti rientrano in tempi brevi, grazie alla riduzione della bolletta energetica, anche in assenza di incentivi. Le detrazioni li rendono particolarmente vantaggiosi: oggi la politica del governo incentiva gli interventi di risparmio energetico offrendo rilevanti sgravi fiscali per lavori di ristrutturazione della casa che ne migliorino l’efficienza energetica utilizzando materiali isolanti, installando pannelli solari o caldaie a condensazione.
Le Direttive Europee 2002/91/CE e 2006/32/CE sono direttive di riferimento in Europa per l’attestato di prestazione energetica. La 2002/91/CE (Energy Performance Building Directive) ha i seguenti obiettivi:
- diminuire del 22% i consumi energetici comunitari entro il 2010
- ottenere un risparmio di energia primaria pari a 55 milioni di tep
- ridurre le emissioni di CO2 di un valore pari a 100 milioni di tonnellate
- introdurre nuovi standard progettuali.
La 2006/32/CE (recepita in Italia dalla L. 115/2006, che introduce le UNI TS 11300) ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza degli usi finali di energia sotto il profilo costi/benefici negli stati membri, riducendo i consumi del 9%. Le direttive richiedono agli stati membri di provvedere affinché gli edifici di nuova costruzione e quelli esistenti sottoposti a ristrutturazioni importanti soddisfino requisiti minimi di rendimento energetico, monitorando “la quantità di energia effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi ad un uso standard dell’edificio, compresi, fra gli altri, il riscaldamento e il raffreddamento”.L’Attestato di Prestazione Energetica deve essere messo a disposizione in fase di costruzione, compravendita o locazione. In esso devono essere riportati “dati di riferimento che consentano ai consumatori di valutare e raffrontare il rendimento energetico dell’edificio” e “raccomandazioni per il miglioramento del rendimento energetico in termini di costi-benefici”. A livello nazionale le normative di riferimento sono:
- D.lgs. 192/05, in vigore dal 8/10/2005: “attuazione della Direttiva 2002/91/CE”
- D.lgs. 311/06, in vigore dal 2/2/2007: “disposizioni correttive al D.lgs.192/05”
- DPR 59/09, in vigore dal 25/06/09
- DPR 158/09 (linee guida nazionali)
Quindi in Italia a decorrere dal 2005 si deve procedere all’attestato energetico degli edifici, introdotto come principio dalla Legge 10/91.
Gli obiettivi dell’attestato energetico degli edifici
- Migliorare la trasparenza del mercato immobiliare fornendo agli acquirenti ed ai locatari di immobili un’informazione oggettiva e trasparente delle caratteristiche e delle spese energetiche dell’immobile.
- Informare e rendere coscienti i proprietari degli immobili del costo energetico relativo alla conduzione del proprio “sistema edilizio” in modo da incoraggiare interventi migliorativi dell’efficienza energetica della propria abitazione.
- La certificazione consente agli interessati di ottenere dal fornitore/venditore di un immobile informazioni affidabili sui costi di conduzione.
- L’acquirente deve poter valutare se gli conviene spendere di più per un prodotto migliore dal punto di vista della gestione e manutenzione.
- Anche i produttori ed i progettisti possono confrontarsi in tema di qualità edilizia offerta.
- I proprietari che apportano miglioramenti energetici importanti ma poco visibili, come isolamenti termici di muri, tetti, etc., possono veder riconosciuti i loro investimenti.
Attestato Prestazione Energetica
Si definisce Attestato di Prestazione Energetica il documento redatto in conformità delle Linee Guida emanate col decreto ministeriale del 26 giugno 2009. La normativa si applica a quelle regioni che non hanno ancora una propria legislazione. Nelle Regioni che invece hanno approvato apposita normativa (Lombardia, Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna ecc.) si applicano le disposizioni regionali.
L’attestato è un documento ufficiale, valido 10 anni, prodotto da un soggetto accreditato (certificatore energetico) e dai diversi organismi riconosciuti a livello locale e regionale. La sua utilità al momento ha due scopi principali:
- obbligatorio per gli atti notarili di compravendita dal 1º luglio 2009 e per i contratti di locazione dal 1° luglio 2010;
- accesso alle detrazioni del 65% sul reddito IRPEF: l’attestato energetico è parte della documentazione necessaria per ottenere gli sgravi fiscali.
L’attestato energetico o “Attestato di Prestazione Energetica” è il documento che stabilisce in valore assoluto il livello di consumo dell’immobile inserendolo in una apposita classe di appartenenza. Più è bassa la lettera associata all’immobile, minore è il suo consumo energetico.
La Diagnosi Energetica
Per redigere l’Attestato di Prestazione Energetica di un edificio o di una unità immobiliare è necessario avviare la Diagnosi Energetica. Essa consente di individuare le inefficienze e le criticità e di intervenire con le soluzioni a minor costo e maggior efficacia per la riduzione dei consumi energetici, individuando e quantificando le opportunità di risparmio energetico anche sotto il profilo dei costi/benefici.
La Diagnosi Energetica integra i dati raccolti sul campo, a seguito di sopralluoghi per individuare e analizzare gli interventi di riqualificazione energetica dell’edificio o della unità immobiliare. A seguito della Diagnosi Energetica viene rilasciato l’Attestato di Prestazione Energetica.
Per avere garanzie sull’efficacia degli interventi è necessario che un tecnico svolga, preventivamente, una diagnosi energetica dell’edificio, individui le soluzioni tecniche per migliorare le prestazioni ed effettui le relative valutazioni economiche.
Tra gli strumenti che garantiscono al cittadino i risultati dei suoi investimenti per l’efficienza energetica rientra il CERTIFICATO ENERGETICO, un attestato che garantisce che l’intervento fa parte di quelli individuati per migliorare la prestazione energetica dell’edificio e indica quanto ancora può essere fatto e con quali benefici economici. Il certificato energetico per gli edifici attesta infatti la prestazione energetica ed eventualmente alcuni parametri energetici caratteristici del sistema edificio-impianto.