L’impianto Geotermico garantisce un’alta qualità dell’ambiente domestico, mantenendolo caldo d’inverno e fresco d’estate. I prezzi sono contenuti ed è in pieno rispetto della natura. L’ innovazione stà nello svolgimento delle due funzioni caldo-freddo che normalmente concernono due tipi di apparecchi diversi tra loro, ossia caldaia e condizionatore. Perciò l’impianto Geotermico si propone come alternativa perfetta agli impianti tradizionali.
- Impianto definito “Monovalente” sarà in grado di riscaldare e raffreddare un intero edificio senza per questo avvelersi di altre apparecchiature.
- Un impianto Geotermico definito “Bivalente” sarà invece in grado di integrarsi con impianti solari termici o con caldaie a condensazione.
Un impianto geotermico monovalente usa la pompa di calore per regolare la temperatura degli ambianti interni. Per definizione la pompa di calore è una macchina che trasferisce calore da un corpo più freddo verso un corpo più caldo. Sfruttando quindi la temperatura del terreno che rimane pressappoco costante questa tipologia di impianto riesce a garantire elevate prestazioni. Questa breve panoramica serve da introduzione per far comprendere l’estrema importanza di questo eccezionale sistema d’impianto energetico.
Ma vediamo ora nel dettaglio come funziona questa innovativa tecnologia, ancora troppo poco conosciuta e sfruttata quì in Italia.
Principi di Funzionamento Geotermia
Un impianto Geotermico è formato da tre elementi fondamentali:
Captazione del calore
Sono tubature in polietilene che sfruttano direttamente l’energia presente nel sottosuolo e nell’acqua presente in esso, riuscendo a funzionare come scambiatori di calore. Le tubature in genere vengono interrate nel terreno a grandi profondità, in maniera verticale, con la denominazione di sonde geotermiche verticali, od in alternativa ad 1,5-3 metri di profondità ma in orizzontale (sonda orizzontale).
Importantissimo sottolineare come la capacità di estrarre energia Geomotermica sia praticamente possibile su tutto il territorio Nazionale, e come sia la caratteristica geologica e climatica a far decidere il miglior sistema di captazione e di conseguenza la miglior opzione impiantistica.
Pompa di calore Geotermica
Viene installata all’interno dell’abitazione e permette di trasferire il calore dal terreno e dall’acqua per poter riscaldare, o invertendo il ciclo, per raffreddare.
Sistema di accumulo e distribuzione del calore
Il sistema di accumulo e distribuzione, permette tramite l’utilizzo di un serbatoio di acqua calda di immagazzinare e conseguentemente distribuire tutto il calore all’edificio. Nel serbatoio si accumula l’acqua riscaldata e grazie al suo isolamento riesce a mantenere il suo calore anche per giorni.
La distribuzione avviene grazie ai cosiddetti pannelli radianti. Questi sono fondamentali per la circolazione di acqua calda in inverno e fresca in estate, riscaldando e raffrescando. I consumi energetici dei pannelli sono bassissimi e ad altissimo rendimento in quanto lavorano a basse temperature. I termosifoni hanno bisogno di 70°C i pannelli radianti 30°C.
Veniamo ora a soffermarci e ad analizzare nel dettaglio proprio il rendimento dell’impianto Geotermico.
Rendimento Impianti Geotermici
A differenza di una pompa di calore aria aria (split) la pompa di calore geotermica ha un efficienza che arriva anche al 400/450% costante. I condizionatori a pompa di calore che usiamo soffrono dei sbalzi di temperatura in quanto attingono la loro fonte dall’aria esterna. Una volta che la temperatura aria esterna arriva al di sotto di 2 gradi l’efficienza degli split diminuisce notevolmente. L’efficienza di tutte le pompe di calore si misura in COP.
Esempio Rendimento COP 4,5 = 450% = se consuma 1 kw rende 4,5 kw (una stufa elettrica ha un COP=1
La vita dell’impianto si aggira intorno ai 15 anni per le pompe di calore. Le sonde geotermiche sono in grado di essere sfruttate sino ad un’età avanzata come 70-90 anni. I pannelli radianti riescono a raggiungere tranquillamente i 20 anni di attività. Fondamentale, tutto l’impianto non necessità di manutenzione; ciò spiega l’altissima efficienza ed economicità di rendimento di questa tecnologia straordinaria.
L’energia termica è completamente gratuita permettendo sia di riscaldare che di raffrescare in un unico impianto. Assicura un funzionamento per 365 giorni l’anno, riducendo le emissioni di CO2 e l’emissioni di agenti inquinanti nell’atmosfera. Questa non inquina nemmeno il terreno, grazie al circolo, all’interno delle sonde geotermiche, di liquidi atossici. La pompa di calore risulta estremamente silenziosa, garantendo così degli standard di rendimento qualitativi elevatissimi di tutto l’impianto, sin nel processo finale.
Passiamo ora ad analizzare un’altro aspetto fondamentale dell’impianto Geotermico, ossia i costi.
Quanto Costa un Impianto Geotermico?
In primo luogo vanno considerati i costi di trivellazione del terreno, che si aggirano intorno ai 50 euro per metro trivellato, e dovendo calcolare la profondità di trivellazione in un minimo di 50 fino anche a 150 metri, a seconda del proprio bisogno, si può arrivare ad una stima che varia tra i 3.000 ed i 9.000 euro.
Inoltre i costi sono influenzati da fattori fondamentali quali le dimensioni dell’impianto, nonchè le differenze idrologiche e termiche del sottosuolo. Infatti alcuni tipi di sottosuolo sono in grado di avere un rendimento termico superiore rispetto ad un altro; per esempio un sottosuolo prevalentemente ricco di roccia Arenaria avrà certamente maggior rendimento rispetto ad un sottosuolo asciutto.
Partendo da questi sunti si può stilare una prima stima complessiva dei costi di una pompa Geotermica provvista di sonde verticali, che varia comunque da edificio ad edificio: in media, una casa di 80-100 metri quadrati, arriva a spendere per l’installazione di entrambi circa 20 mila euro. Il prezzo si abbassa lievemente se le sonde saranno installate orizzontalmente, ma la superficie necessaria per la realizzazione dei lavori risulterà maggiore. L’installazione dei pannelli radianti comporta costi aggiuntivi che si aggirano attorno ai 6-7 mila euro.
Tali costi vanno considerati anche in relazione agli incentivi statali, che per il 2018 prevedono importanti sgravi: vediamoli insieme.
Incentivi per il 2018
Gli incentivi per il 2018 si presentano sotto forma del “Pacchetto Ecobonus 2018” che prevede la riconferma del 65% di detrazione fiscale per privati ed imprese volto ad incentivare gli interventi di riqualificazione energetica, come appunto l’installazione di un impianto Geotermico. L’incentivo sale al 75% se gli interventi vengono fatti dal condominio. L’incentivo punta ad un allineamento degli standard europei in materia di energie rinnovabili ed eco sostenibili.
Per assicurarsi il bonus occorre presentare la necessaria documentazione, che avverrà sotto forma di scheda riassuntiva dei lavori eseguiti nell’edificio, un documento che attesti la certificazione energetica, l’attestato da parte del produttore di tutto l’impianto volto a certificare i requisiti previsti dalla legge sull’impianto installato, nonchè le ricevute di avvenuto pagamento.
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