Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2017 queste misure sono state confermate e ampliate, garantendo ampi margini di risparmio, soprattutto per i giovani. L’intento del Governo è quello di agevolare principalmente le coppie under 35 che non hanno le possibilità economiche per affrontare un mutuo prima casa.
Il Fondo Garanzia per il mutuo prima casa: cos’è?
Il Fondo di Garanzia per il mutuo della prima casa nasce proprio in quest’ottica. Il Governo ha voluto realizzare una sorta di ammortizzatore sociale, un fondo dedicato a tutti quelli (soprattutto giovani) che desiderano acquistare casa ma non hanno la possibilità. Il Fondo Garanzia ha visto la luce per la prima volta nel 2014 ed è nato per sostenere il progetto di chi non può presentare le garanzie richieste dalle banche al momento dell’accensione del mutuo.
Il Fondo Garanzia è a disposizione delle coppie e delle famiglie, quindi anche delle coppie di fatto omosessuali dopo l’approvazione nel nostro ordinamento delle unioni civili. Alle coppie la cui domanda viene ritenuta conforme, è garantita la copertura del 50% dell’intera quota capitale, entro il limite di richiesta di mutuo di massimo 250.000 euro. Questo finanziamento è utilizzabile sia per l’acquisto dell’immobile, sia per i lavori di ristrutturazione e di adeguamento energetico. Alle coppie che hanno accesso al Fondo di Garanzia, gli istituti di credito non devono chiedere ulteriori garanzie per l’erogazione del finanziamento. Le uniche tutele e garanzie che le banche hanno il diritto di applicare sono le assicurazioni e l’ipoteca sull’immobile, fino alla completa estinzione del mutuo.
Il Fondo di Garanzia per acquisto della prima casa è valido esclusivamente nel caso in cui l’immobile oggetto delle attenzioni non venga considerato al catasto come residenza di lusso.
L’iter per l’accesso al credito
Benché siano favorite le giovani coppie, anche se con alcune particolarità, non ci sono formalmente limiti di età per richiedere l’accesso al Fondo.
La domanda dev’essere presentata presso uno degli sportelli bancari che hanno sottoscritto l’accordo, utilizzando gli appositi moduli che possono essere scaricati online dai siti del Consip e del Dipartimento del Tesoro. L’accettazione è soggetta a valutazione, pertanto possono trascorrere alcuni giorni prima che venga data la comunicazione di ammissione della richiesta.
In alcuni casi viene richiesto il pagamento di un tasso aggiuntivo come garanzia, che non può comunque mai essere superiore al TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) .
Questo avviene quando:
- a fare la richiesta sono le giovani coppie in cui uno dei due ha un’età inferiore ai 35 anni.
- la richiesta la fa un genitore single con un figlio minorenne.
- chi richiede l’accesso al Fondo di Garanzia ha meno di 35 anni e un contratto di lavoro atipico.
- a inoltrare la domanda è un soggetto già conduttore di un alloggio popolare.
Garanzia del Fondo anche per ristrutturazione o interventi risparmio energetico
La Garanzia del Fondo è a disposizione anche di coloro che vogliono avviare i lavori di ristrutturazione per interventi risparmio energetico sull’immobile, attuando gli interventi previsti...leggi qui l’approfondimento. Il tetto massimo di spesa entro cui è valida la detrazione con il Fondo di Garanzia è di 96.000 euro. E’ altresì valido come forma di finanziamento per l’acquisto degli elementi d’arredo, a tal proposito ho già scritto quest’altro articolo approfondimento. Anche in questo caso la domanda va inoltrata mediante i moduli appositi direttamente presso gli sportelli finanziari che hanno aderito al Fondo di Garanzia.
Le altre agevolazioni fiscali per il mutuo: premessa
Il Fondo di Garanzia non è l’unica agevolazione prevista per chi ha deciso di fare il grande passo e acquistare la prima casa. Infatti, al di là di questa misura approntata dal Governo, che è stata attualmente prorogata fino al 2021, esistono altre soluzioni. Partendo dal presupposto che è necessario seguire l’iter classico previsto per l’accensione di un qualsiasi mutuo, nel caso si abbiano i requisiti è possibile ottenere le agevolazioni.
Per lo più si tratta di detrazioni e di agevolazioni fiscali che hanno l’obiettivo di ridurre il costo complessivo del mutuo.
Queste agevolazioni consistono nel detrarre dalla dichiarazione dei redditi tutti i crediti maturati nell’anno fiscale che quindi andranno sottratti dal totale delle tasse da pagare per le persone fisiche IRPEF.
Le detrazioni interessi passivi mutuo prima casa
Nello specifico, la detrazione per l’apertura del mutuo prima casa è nell’ordine del 19% sull’ammontare degli interessi passivi. Questa detrazione dev’essere necessariamente calcolata sull’importo lordo, quindi sull’ammontare complessivo, comprensivo degli oneri accessori. La detrazione massima del 19% non deve superare complessivamente i 4.000 euro in un anno, da intendersi come 12 mensilità.
La detrazione massima è di 760 euro, calcolati su un massimo di 4.000 euro.
Le condizioni
- La detrazione del 19% sugli interessi passivi mutuo è valida esclusivamente sui mutui ipotecari, ossia sui finanziamenti che prevedono l’ipoteca sullo stesso immobile come garanzia.
- L’immobile acquistato dev’essere necessariamente già accatastato per l’uso residenziale.
- Garantire che quell’immobile sia la residenza principale (prima casa) o che lo diventerà entro 12 mesi dall’apertura del mutuo e dall’acquisto.
I requisiti per le detrazioni sul mutuo
Per avere diritto alle agevolazioni fiscali per il mutuo prima casa è necessario essere in possesso di determinati requisiti. La normativa prevede che i soggetti beneficianti li posseggano tutti. Nel caso in cui anche solo uno dei requisiti necessari sia vacante, il soggetto perde il diritto alle agevolazioni per il mutuo prima casa.
1) non aver goduto in precedenza di altre agevolazioni
Chi inoltra la richiesta per usufruire delle agevolazioni per l’apertura del mutuo per la prima casa, in passato non deve aver già goduto di tali benefici. E’ possibile reiterare la propria domanda se e solo se l’immobile per il quale erano state ottenute le agevolazioni è stato ceduto. In quel caso, l’immobile diventa una nuova prima casa ed è possibile ottenere le agevolazioni. Il richiedente non deve risultare come titolare, nemmeno in comunione o in usufrutto, di un altro immobile acquistato con le agevolazioni fiscali.
La direttiva è valida per tutti gli immobili giacenti nel territorio nazionale italiano.
2) non essere proprietari di altri immobili
Per l’accettazione della domanda di detrazione interessi passivi mutuo, il soggetto richiedente non deve risultare proprietario (di tutto o parte) di un altro immobile. Non dev’essere nemmeno partecipante come usufruttuario con il coniuge di un’altra proprietà.
Questo vale esclusivamente per gli immobili e per le proprietà immobiliari site nel territorio comunale in cui sussiste l’immobile oggetto della domanda.
3) residenza nello stesso comune dell’immobile
L’accettazione della domanda può avvenire esclusivamente se chi la inoltra è residente nel comune in cui sussiste l’immobile oggetto della richiesta. In caso contrario, è necessario garantire che il trasferimento di residenza avverrà entro e non oltre i 18 mesi dall’acquisto dell’immobile. Se il soggetto non provvede al trasferimento, decade il suo diritto di detrazione interessi passivi. Se hai qualche dubbio o domande puoi chiedermi lasciando un commento qui sotto.
M se la proprietaria della casa ricevuta tramite donazione é mia moglie e il titolare del mutuo sono io li posso scaricare gli interessi passivi ?
Gli interessi passivi vengono scaricati dall’intestatario del mutuo. Dovrà farsi dare il riepilogo degli interessi dalla sua banca ( solitamente la inviano loro senza alcuna richiesta). Con il riepilogo poi se lavora come dipendente lo dovrà portare poi ad un CAF altrimenti da un commercialista.