La progettazione illuminotecnica di un ambiente interno è un’operazione molto importante. E’ fondamentale quindi che venga effettuata con la massima professionalità e senza che nulla venga lasciato al caso. Dal design agli aspetti fotometrici, dall’ergonomia ai rapporti energetici, è fondamentale che sia presa in considerazione una progettazione dell’illuminazione di base.
Il design è importante, ma non è tutto
Viviamo in un’epoca in cui il design ha davvero una grandissima importanza, e questo è comprensibile: in un periodo storico in cui la tecnologia ha compiuto degli enormi progressi possiamo permetterci di pretendere bellezza ed armonia. Per alcuni ambiti riguardanti la progettazione di interni, come ad esempio quelli relativi all’illuminazione, il design tuttavia non può essere il solo parametro da tenere in considerazione.
Alla luce di ciò sarebbe sicuramente un errore intendere la progettazione dell’illuminazione d’interni di un qualsiasi contesto, che si tratti di un’abitazione, di un ufficio o altro ancora, come un’operazione puramente estetica.
Progettazione Illuminotecnica con il Lighting Designer
I professionisti a cui si commissionano tali progetti non devono essere, dunque, dei designer generici, ma Lighting Designer con competenze tecniche specifiche. Una progettazione dell’illuminazione di interni realmente professionale deve dunque tenere in considerazione non solo l’estetica, ma anche la funzionalità, l’efficienza energetica, la praticità e perfino la salubrità. Sono proprio questi i principi menzionati dal Lighting Designer Marco Petrucci in un articolo dedicato alla sua idea di progettazione illuminotecnica.
L’importanza della salubrità degli ambienti interni nella progettazione dell’illuminazione
Quello della salubrità è un aspetto particolarmente rilevante. Lo è nelle abitazioni, senza dubbio, ma anche negli uffici e in tutti gli altri contesti in cui si trascorrono molte ore della giornata, ad esempio nei luoghi di lavoro. L’attenzione nei confronti della salubrità sta crescendo in modo importante negli ultimi tempi, e ciò non può che essere positivo. In troppe occasioni si tende a considerare esclusivamente l’efficienza energetica. Anche la salubrità degli interni è appunto un indicatore molto prezioso della complessiva qualità di un immobile.
Certificazione LEED: cos’è e a quali immobili viene assegnata
Oggi esiste, come noto, una classificazione ufficiale grazie alla quale si può conoscere in modo molto agevole quale sia il livello di efficienza energetica di un immobile. Stiamo facendo riferimento all’ormai nota certificazione energetica. Tuttavia si stanno diffondendo anche delle nuove certificazioni che offrono un quadro molto più dettagliato ed approfondito.
Una certificazione molto interessante in tale ottica è la cosiddetta certificazione LEED, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design. Essa tiene in considerazione non solo l’efficienza energetica, ma anche:
- i materiali impiegati in fase di realizzazione
- l’ecosostenibilità
- la salubrità degli ambienti interni
- l’innovazione progettuale
Essere “a norma LEED” è dunque una prerogativa di grandissimo pregio per l’edificio. Per ottimizzare un immobile in tale ottica è possibile eseguire una vasta gamma di interventi. Esempio quelli che riducono le emissioni di CO2 a quelli che efficientano l’utilizzo delle risorse idriche.
Anche la realizzazione di un sistema d’illuminazione salubre e funzionale può sicuramente contribuire nell’ottica del conseguimento di questa certificazione. Ciò conferma il fatto che le soluzioni d’illuminazione relative a un qualsiasi ambiente interno non debbano mai essere intese come delle mere creazioni di design, ma come una vera e propria progettazione illuminotecnica.