Gli errori catastali, oggigiorno, sono molto diffusi nelle visure e nelle planimetrie: si tratta di inesattezze o semplici refusi che riguardano i dati o le informazioni di un immobile o del suo intestatario. Tuttavia, la consapevolezza dell’esistenza di un tale errore viene rilevata solo quando si ha tra le mani la visura catastale dell’immobile in questione.
Nella maggioranza dei casi, l’errore può essere dipeso da una svista in fase di battitura, dalla mancata registrazione di un passaggio negli atti o dall’acquisizione di una qualsivoglia informazione erronea dal Catasto stesso. Ad ogni modo molte persone, specialmente i privati cittadini non propriamente ferrati in materia, si chiedono se sia possibile correggere tali errori e, qualora lo sia, in che modo lo si possa fare.
In questo breve ma interessante articolo, cerco di fornire una panoramica chiara su come correggere gli errori nella visura catastale e nella planimetria catastale in base alla loro tipologia.
Quali sono gli errori catastali più comuni
Secondo i dati rilevati dal Catasto, pare che gli errori maggiormente riscontrati nelle visure riguardano perlopiù le informazioni anagrafiche o i dati relativi all’immobile, dal momento che è più facile incorrere in una svista in fase di digitazione di un codice fiscale, del nome o cognome dell’intestatario o della metratura di una superficie catastale. Oltre alle persone fisiche, anche quelle giuridiche possono essere oggetto di errori catastali, specialmente quando la loro natura giuridica è cambiata o la partita IVA viene indicata in modo errato. Tali errori comportano una maggiore difficoltà durante la fase di ricerca delle varie informazioni catastali, sia che si tratti di una persona fisica che di una giuridica.
Non solo, sono molto diffusi anche gli errori che riguardano l’ubicazione dell’immobile, come il suo indirizzo, il numero civico o i dati relativi alla sua rendita. La presenza di questa tipologia di errori può comportare problematiche sul calcolo delle varie imposte, come la TARI o l’IMU, che si fondano proprio su questi dati.
Inoltre, potrebbe capitare anche che l’indirizzo associato all’immobile in questione non sia allineato con la toponomastica depositata presso il Comune di riferimento, implicando inevitabilmente una visura catastale errata.
Veniamo al punto cardine dell’argomento: in che modo è possibile correggere tutti questi errori?
Errore catastale sulla metratura nella visura catastale
Qualora l’errore riguardi la metratura della superficie dell’immobile, innanzitutto è necessario calcolare empiricamente l’effettivo dato numerico prima di presentare eventualmente un’istanza al Catasto. Per tale scopo prova a consultare il servizio che offro di calcolo superficie dalla planimetria catastale.
Diversa distribuzione degli spazi interni sulla planimetria catastale
Se si è rilevato un errore grafico direttamente sulla planimetria, è cruciale identificare immediatamente la sua tipologia, prima di chiamare un tecnico che si occuperà della valutazione dell’errore e di comunicare il costo di correzione della planimetria.
Se ci sono pareti o porte interne che non coincidono con lo stato dei luoghi, prima di correggere tale errore catastale, è opportuno presentare una pratica edilizia al comune che ha lo scopo di mantenere la conformità urbanistica dell’immobile alle normative vigenti. Verificare quindi se tra i documenti di casa c’è un progetto depositato al comune che giustifica tali spostamenti.
Correzione errore battitura di un dato dell’immobile
Nel caso in cui l’errore sia semplicemente di battitura e riguardi, ad esempio, la precisazione di dati come il piano, l’altezza o l’interno nel quale si trova l’immobile, si può optare per l’effettuazione di un aggiornamento catastale della pianta di “esatta rappresentazione grafica”, per la quale è necessaria la presenza di un tecnico geometra in grado di presentare una speciale documentazione, il DoCfa (Aggiornamento Catasto dei Fabbricati), che conterrà la nuova planimetria da presentare all’Agenzia delle Entrate.
Ad ogni modo, la correzione accurata e più corretta di un errore catastale presente in planimetria passa dallo stabilire un contatto con l’agenzia del territorio o con altri enti competenti: in che modo?
Dati anagrafici errati sulla visura
Lo strumento decisamente più efficace per correggere gli errori relativi all’anagrafica dell’intestatario di un immobile, come il suo codice fiscale, nome e cognome o data di nascita, nonché errori di intestazione in seguito alla mancata acquisizione di volture, pratiche catastali o atti notarili nel database del Catasto, è il servizio online di Contact Center dell’Agenzia delle Entrate, al quale è possibile presentare la domanda di aggiornamento.
Tuttavia, è opportuno specificare che si tratta di una procedura piuttosto laboriosa che prevede delle tempistiche non propriamente brevi per il disbrigo delle pratiche burocratiche.
Per poter presentare tale richiesta occorre essere in possesso dell’identificativo catastale dell’immobile (foglio, particella e subalterno) e degli estremi di un documento notarile, come l’atto di acquisto, la domanda di voltura catastale, la dichiarazione di successione o la denuncia effettuata al Catasto di una variazione.
Tutte queste informazioni sono contenute nella visura catastale e nei vari atti suddetti.
Non è possibile ricorrere al Contact Center dell’Agenzia delle Entrate per una serie di casistiche ben precise, tra le quali si annoverano:
- assistenza per il disbrigo delle procedure informatiche;
- richiesta di informazioni in merito a procedimenti o indirizzi;
- sollecitazioni o reclami per disservizi;
- presentazione di istanze per la revisione della rendita catastale;
- informazioni riguardanti lo stato di avanzamento di una determinata pratica, eccezion fatta per quelle pervenute al Contact Center
Qualora si ritrovi in uno di questi casi elencati, l’utente ha la possibilità di interagire con un ufficio Provinciale competente sul territorio nel quale risiede.
Fabbricato non dichiarato al catasto
Infine, esiste una serie di errori relativi alla segnalazione di incoerenza per fabbricato non dichiarato o rurale: nel primo caso l’Agenzia delle Entrate, su scala periodica, esegue dei controlli per identificare tali fabbricati mediante la foto-identificazione basata su immagini del territorio in alta definizione, mentre per il secondo caso l’Agenzia ha pubblicato una lista di fabbricati rurali non ancora dichiarati per facilitare il compito degli intestatari di provvedere alla regolarizzazione della propria posizione.
Conclusione
Insomma, la correzione degli errori catastali accidentalmente contenuti nella planimetria o visura è una procedura complessa ma assolutamente importante per regolarizzare la posizione di un immobile e del suo intestatario, in modo da avere le documentazioni corrette per poter eseguire qualsivoglia pratica immobiliare.
Seguire queste istruzioni consentirà di riparare ai più frequenti errori in modo corretto e senza troppe problematiche di sorta.